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Il tour di Dugin in Italia (giugno 2019)

Così  spiega il prof Aleksandr Dugin ai giovani della Lega  della zona del varesotto, riuniti in un’ala del Castello di Monteruzzo. Siamo entrati in aula: è un sabato pomeriggio piovoso a Castiglione Olona: dagli spalti del castello di  Monteruzzo  si scorgono le  verdi colline   e la pianura  dove il Barbarossa si scontrò con Alberto da Giussano nel 1176.  Racconta un giovane  leghista di Varese: “ dopo la sconfitta, l’Imperatore si rifugiò  proprio in un castello di questa zona“. La Lega Giovani (    ex Giovani Padani)  ha organizzato una insolita lezione di alta strategia politica con il prof. Alexandr Dugin : quasi  un master per  una scuola quadri,  con  due ore fitte di analisi del presente e del futuro e  con una raccomandazione finale fatta dal politologo russo ai giovani emuli di Alberto Da Giussano: “siate lieti di vivere in questo tempo  rivoluzionario”. Il Barbarossa di oggi è il liberalismo estremo – spiega;  gli allievi ascoltano in silenzio la dotta e a volte complicata spiegazione del politologo al centro di polemiche e  di diktat del mondo accademico  tradizionale romano e siciliano.
La lezione ( uno dei tanti appuntamenti del tour culturale che in questo mese vede Dugin  in molte città  e università italiane, organizzato da Europa) verte su liberalismo e comunismo e fascismo che, spiega Dugin, sono  vecchie e obsolete ideologie  del novecento superate dal populismo. Dugin teorizza una quarta teoria politica , esposta in un voluminoso volume. Affari era in aula e vi racconta la lunga lezione del professore russo.

Il cinema e la quarta teoria politica

Il cinema e la quarta teoria politica

Video di Claudio Bernieri, musiche originali di Luciano D'Addetta Alla Corte dei brut, in prov, di Varese, nel suo lungo tour in Italia, il politologo Aleksandr Dugin si confronta con i critici cinematografici Matteo Inzaghi, Claudio Siniscalchi  e con Giacomo Maria Prati  analizzando il film Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini.

MA NOI, IL POPOLO, LO SAPPIAMO DOVE VOGLIAMO ANDARE?

Globalizzazione o globalismo? Sovranità o sovranismo? Identità o multiculturalismo? Libertà o liberalismo? Federalismo o nazionalismo?
Per capire dove sta andando il mondo occorrerebbe fermarsi a riflettere e provare a osservare il mondo con gli occhi di un filosofo, esaminare “l’agire umano nell'ambito assoluto ed esclusivo del divenire storico”, interpretare i segnali sociali, economici, geopolitici che sembrano andare in direzioni opposte: da una parte la volontà di accentrare sempre più potere strategico e finanziario nelle mani di pochi soggetti (privati) o istituzioni (autonominatesi) e dall’altra le spinte dei popoli al cambiamento, certificate dai risultati elettorali che ovunque hanno lasciato spiazzate le élite. Aleksandr Dugin, filosofo e scrittore russo, politologo consigliere di Vladimir Putin, analizza davanti alle telecamere di Byoblu i futuri scenari europei partendo dal dato concreto di realtà: dai rapporti di forza instauratisi dal ’45 in poi, passando per l’affermazione del capitalismo sfrenato e dallo sviluppo delle economie emergenti, fino all’ideologia liberista finora nascosta dalla cortina fumogena della propaganda ma che, alla fine dei conti, sta affiorando in tutta la sua distruttività.