Middle East

Soçi görüşmesinin perde arkasını anlattı

Soçi’de yapılan son görüşmeye dair arka plan bilgilerine vakıf olduğunu aktaran Dugin “O gün Erdoğan ve Putin dünya dengeleri açısından hangi tarafta yer alacaklarını konuştu ve aldıkları kararı paylaştı. Kürt haritasından Kırım’a, Afganistan’dan Libya’ya, Kafkaslardan Suriye’ye tüm alanlara ilişkin hayati konularda kendi kırmızı çizgilerini çizdi. Başta İdlib olmak üzere birçok konuda uzlaştıklarını söyleyebilirim. Ancak bu tarihî buluşmada konuşulanların önemli bir kısmı sır olarak kalacak. Biz sadece sahada yansımalarını göreceğiz’’ dedi.
Putin’in dış politikasını belirleyen isimlerden Aleksandr Dugin, ABD’nin Suriye’den çekileceğini ve bunun kademeli olarak gerçekleşeceğini anlattı. Amerika’nın çekilmesi ile tüm meselelerin hallolmayacağı görüşünü dile getiren Dugin “ABD çekilse bile kriz üretmeye devam edecek. Bu noktada tek belirleyici unsur Rusya, Türkiye ve İran’ın tutumu olacak” diye konuştu.

Eventi in Palestina: la fine è più vicina che mai

Gli eventi in Palestina sono al centro dell'attenzione dei media mondiali. L'escalation del conflitto tra israeliani e palestinesi ha raggiunto un calore senza precedenti negli ultimi giorni.
È importante sottolineare che non solo gli israeliani stanno massacrando i palestinesi, ma anche i razzi lanciati da Hamas stanno raggiungendo i loro obiettivi. Anche gli israeliani stanno perdendo la vita.
Il riaccendersi del conflitto arabo-israeliano fa risorgere ancora una volta tutta una serie di inquietanti trame apocalittiche. Tutte tre le religioni monoteiste mondiali - ebraismo, cristianesimo e islam - sono d'accordo che la fine del mondo inizierà con una grande guerra in Terra Santa. Quindi la fine è più vicina che mai.

Siria sotto attacco: prime analisi

I primi attacchi aerei missilistici di Stati Uniti, Regno Unito e Francia sono stati piuttosto improvvisati e di natura simbolica.

Le forze iraniane, russe e di Hezbollah non sono state attaccate. Assad non ha sofferto strategicamente. L'opposizione siriana, che si aspettava molto di più, non ha ottenuto alcun serio vantaggio. A Damasco si svolgono dimostrazioni di massa a sostegno di Assad.
I commentatori russi hanno sottolineato come la Francia stessa non abbia lanciato alcun missile - tutti quelli lanciati appartenevano alle forze militari britanniche e americane.

A giudicare dal fatto che tutti i missili sono stati lanciati su bersagli distanti dalla posizione dei soldati russi, sembra che la linea di Mattis abbia vinto negli Stati Uniti, contrariamente a quella di Bolton, che ha insistito per attaccare direttamente gli iraniani e i russi.
Anche Israele ha insistito su quest'ultimo approccio.

VERSO UNA GRANDE GUERRA

In verità già siamo in guerra. Una guerra innescata dal conflitto tra due civiltà: la terra della civiltà, oggi rappresentata dalla Russia, e il mare della civiltà, ora rappresentato dagli Stati Uniti.
E’ un conflitto che si ripete nella storia. Gli antagonisti sono due sistemi: l’uno si basa sul commercio, l’altro sul valore dell’uomo; così fu con Cartagine contro Roma, con Atene contro Sparta.
In determinate epoche storiche questo conflitto raggiunge momenti di estrema tensione. Siamo di nuovo in questa fase. Siamo sull’orlo della guerra, di una guerra fatale perché può diventare l’estrema battaglia delle nostre vite. I due grandi avversari – gli Stati Uniti e la Russia – sono potenze nucleari e una guerra tra loro è destinata a coinvolgere tutte le nazioni della Terra. Può determinare la fine dell’umanità. Questo, naturalmente, non è sicuro, ma non può essere affatto escluso.