Rompere con la civiltà della morte
Dobbiamo fare un esperimento mentale e immaginare: cos'altro - oltre a un attacco nucleare - potrebbe farci l'Occidente che è in guerra con noi? Quali sanzioni imporre? Chi espellere? Come umiliarci? Cacciarci da dove? Privarci di cosa? (Non stiamo prendendo in considerazione un attacco nucleare, perché non lo faranno, e se lo faranno, non avrà importanza, perché lo faremo anche noi).
Basta minacce, è ora di rispondere
Le autorità russe sono desiderose di dimostrare il rispetto di determinate regole nella guerra in Ucraina. L’Occidente ha creduto fin dall’inizio del NWO, e di fatto dal 2014, con l’annessione della Crimea, che la Russia avesse infranto le regole (vantaggiose per l’Occidente). E anche se non lo facesse, non significherebbe nulla. Pertanto, l’Occidente sta giocando senza regole contro la Russia.
Un mondo eptapolare
Quello che è successo al XV Vertice dei BRICS a Johannesburg è davvero storico. Anche se il Presidente della Russia, fondatore dei BRICS, non vi ha preso parte, si tratta comunque di un punto di svolta nella storia moderna. L'ordine mondiale sta cambiando sotto i nostri occhi. Cerchiamo di capire il significato dei cambiamenti tettonici in corso.
Uno per tutti: in quale Paese torneranno i nostri eroi?
Tutti si rendono conto che la nuova élite russa si sta formando sui fronti della Operazione Militare Speciale. Questa è la tenuta del coraggio (Hegel), che dovrà far ripartire lo Stato. È ovvio che gli eroi di guerra al fronte sono già divisi in strati futuri: guerrieri puri, comandanti, inventori, creatori, strateghi, manager economici. Tra loro c'è anche una classe emergente di ideologi.
Il ritorno della grandezza geopolitica
La Storia conosce rivolgimenti lenti e altri subitanei. Lento è stato l’avvento del Medio Evo e altrettanto lento quello che dal Medio Evo ha portato al Rinascimento, in cui, secondo Julius Evola, si sono gettati i semi di quella che sarebbe poi stata la modernità, ossia l’epoca della sovversione rispetto al mondo della Tradizione.
Il liberismo globale in crisi
Il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991 ha permesso al liberalismo di emergere come ideologia globale dominante e indiscussa. Negli ultimi anni, tuttavia, il futuro di questa ideologia è stato messo sempre più in discussione. Le rivolte populiste negli Stati Uniti e in Europa hanno messo in luce il crescente malcontento per l'incapacità delle istituzioni liberali di far fronte ai fallimenti della politica estera e dell'economia. Allo stesso tempo, nuove potenze emergenti come la Russia, la Cina e l'India hanno iniziato a proporre le proprie alternative ideologiche.
Il multipolarismo dalla Terra al Cielo
Poniamo per un attimo l’attenzione alla parola “multipolarità”, di cui quest’oggi parleremo, sulla scia dell’evento globale dello scorso 29 aprile 2023. Voglio porre a tutti noi una domanda: che cosa suscita? Cosa sentite nel profondo? Quali pensieri vi induce, quali emozioni suscita, quali memorie riattiva? Può sembrare una domanda fuori luogo in una conferenza come questa, e invece è proprio su questo disagio che gradirei che poneste la vostra attenzione.
Guerra integrale
L'attacco UAV alle città russe da parte delle forze terroristiche dell'Occidente (l'Ucraina è sempre più all'ombra della guerra condotta contro di noi dalla NATO) è stato particolarmente intenso questa notte. Le voci si sono finalmente zittite: come mai? Chi non ha vigilato? Avremmo dovuto sorvegliare meglio! Ora tutti cominciano a chiedersi cosa fare dopo.
Il concetto di soggetto povero
Una caratteristica della filosofia russa, secondo alcuni storici della filosofia russa, è l’ontologismo del pensiero. La posizione dell’ontologismo in filosofia, a differenza di quella opposta dello gnoseologismo, implica la considerazione primaria non del processo di pensiero, ma dell’oggetto della comprensione.
Il Multipolarismo tra insidie della strategia non polare e Quarta Teoria Politica
La Terza Fase della Guerra Culturale tra la visione multipolare e quella ormai “non più polare” o meglio “non-polare” – ossia quella delle ONG, del mainstream e dei poteri economici finanziari multinazionali che con il loro network planetario bypassano la sovranità nazionale degli Stati e condizionano le politiche dei governi legittimamente eletti – ha raggiunto il “livello di insidia” per cui lo slancio verso un futuro diverso di pace, di prosperità e di accordo tra i Popoli e le Nazioni presenti sul pianeta Terra “potrebbe essere annacquato” dalla strategia del Potere globale, riducendo il multipolarismo stesso nel campo dei sospiri di chi ci ha provato ma infine è stato vinto o, peggio, stravolgendone il contenuto teorico metapolitico secondo una strategica eterogenesi dei fini a favore dello stesso Potere non-polare.
Corso di Alta Formazione: La Quarta Teoria Politica
Il corso vuole offrire una comprensione approfondita della Quarta Teoria Politica del filosofo, sociologo e politologo il prof. Aleksandr Dugin, noto pensatore russo contemporaneo. La sua teoria, di grande interesse a livello mondiale, offre numerosi spunti di riflessione estremamente attuali e si propone come alternativa e soluzione alle problematiche odierne. Gli studenti entreranno in contatto con la Quarta Teoria Politica conoscendone gli elementi fondativi, il pensiero filosofico politico ed etnosociologico, la teoria e la prassi, lo strumento originale della Noomachia con i suoi significati geopolitici e la metafisica per una nuova umanità.
Per una metafisica della 4TP: Contributi all’interiorità del Soggetto Radicale
Non sta a noi scegliere il tempo e il modo effettivo in cui un Soggetto Radicale, da aspirazione umana di ordine esistenziale e da conseguente adesione intellettuale ai valori e alle verità predicate dalla Quarta Teoria Politica, possa trasformarsi e trasfigurarsi in concreta realtà umana metafisica e spirituale che nella sua essenza è res di ordine mistico-escatologico. Non è in nostro potere scegliere ciò, né stabilirlo né organizzarlo né operarlo né metterlo in pratica. Per realizzare questa condizione ultraumana, la quale rappresenta il Dasein proprio del Soggetto Radicale, a noi vengono chieste solo due cose:
L’influsso del Dasein duginiano sulla Grande Guerra Santa - seconda parte
Attualmente si parla molto di multipolarismo, ossia di un’alternativa geopolitica di Civiltà-Stato al tentativo di instaurare il Governo planetario, sia nella sua fase esplicitamente “unipolare” a trazione USA & NATO, sia nella sua effettiva padronanza “non polare” attraverso il World Economic Forum (WEF) fortemente ancorato al potere della finanza globale e delle grandi aziende multinazionali, le quali ogni anno a Davos si danno appuntamento per fare il punto circa il compimento della strategia finale del totalitarismo liberale.
Instagram e l’ideologia liberale
Siamo arrivati molto vicini al punto di non ritorno del liberalismo non solo in Russia, ma anche a livello globale. Senza una catastrofe, le élite liberali non saranno più in grado di mantenere il potere sull'umanità. Il fallimento di Biden al dibattito è un sintomo cruciale. Così come i successi dei populisti di destra in Europa, dove Orban sta diventando una figura simbolica importante.
Aleksandr Dugin su Trump e sulla guerra con la società satanica
Il filosofo, pensatore, sociologo e geopolitico di fama mondiale Aleksandr Gel’evič Dugin ha rilasciato una grande intervista di 90 minuti al canale YouTube "Metametrica". In essa ha guidato un rullo compressore sugli Stati Uniti e sull'Unione Europea, definendoli "la civiltà dell'Anticristo", ha previsto l'assassinio di Trump e ha osservato che l'attuale confronto tra la Russia e l'Occidente è una guerra di civiltà, in cui "la società satanica e diabolica" sta combattendo contro di noi. Di seguito sono riportate le dichiarazioni più interessanti dal mio punto di vista del filosofo, riunite in un unico articolo.
Il platonismo politico dell'imperatore Giuliano
Questo articolo tratta dell'attuazione della filosofia politica del neoplatonismo da parte dell'imperatore Flavio Claudio Giuliano. Il suo regno non fu un tentativo di restaurazione o ripristino del paganesimo, ma una tematica metafisica e religiosa completamente nuova, che non si combinava né con il cristianesimo, che non aveva ancora acquisito una solida piattaforma politica, né con il paganesimo, che stava rapidamente perdendo la sua antica forza.
Il romanzo Laurus come manifesto del tradizionalismo russo
Il romanzo-vita, “romanzo non storico”, come lo definisce l’autore Evgeny Vodolazkin (dottore in filologia, specialista in letteratura russa antica), è una descrizione del destino e dello sviluppo interiore di Arseny il guaritore. Dopo aver ricevuto una formazione medica dal nonno Christopher, Arseny entra nella vita con tutte le sue complessità, tentazioni e prove. Fin dall’inizio, il profilo di Arseny tradisce un uomo chiamato in spirito e segnato da un dono speciale, un carisma insolito. È mobilitato da un potere superiore per servire le persone. Non è di questo mondo, ma serve persone di questo mondo. Già in questo si intuisce subito la trama di sofferenza e dolore.
La mia visione del mondo – Ottimismo escatologico
Darya Dugina era una pensatrice, una filosofa. Allo stesso tempo, organicamente, era un tutt’uno. Sì, lei si trovava all’inizio del suo percorso filosofico, ed è risaputo che alcuni pensieri e idee richiedono – talvolta in molti anni (o addirittura molti secoli) – una riflessione duratura, ma questa è già un’altra questione. Prima di tutto si deve decidere su un punto fondamentale: se sei filosofo o non lo sei. Darya era una filosofa. Ciò significa che, qualunque sia stato il suo percorso nei mondi della filosofia, di fatto è già prezioso, importante e richiede attenzione. La cosa più difficile è riuscire ad entrare nel territorio della filosofia trovando l’ingresso al palazzo impenetrabile del re. È possibile assediarne le mura quanto a lungo si desideri, ma se ne rimane comunque all’esterno. Irrompere oltre la cinta, ritrovarsi all’interno di un palazzo così saldamente difeso dipende dalla vocazione, dalla Chiamata che un vero pensatore sente nel profondo di se stesso. Darya l’ha sentita». Così, nella Prefazione di questo libro, scrive Aleksandr Dugin, padre di Darya; il libro si chiude con la Postfazione della madre, Natalia Melentyeva, e con una Postilla del traduttore, Eliseo Bertolasi, già amico e collaboratore di Darya, con la quale si è relazionato in Donbass nel corso degli otto anni di aggressione alla popolazione russofona e russofila dell’Ucraina da parte del regime di Kiev.
Il libro raccoglie, per mano di Aleksandr Dugin e Natalia Melentyeva, filosofi oltre che genitori di Darya, gli interventi sulla filosofia che Darya ha tenuto in vari ambiti: università, interviste e trasmissioni radiotelevisive.
CANTOS PER DASHA
René-Henri Manusardi (1960), è Sociologo ad indirizzo clinico neuromeditativo della ANS Associazione Nazionale Sociologi. Collaboratore articolista del portale web Idee&Azione, Canale ufficiale del Movimento Eurasiatista in Italia, esercita ricerca teorica nel segmento della mistica naturale propria dell’Antropologia filosofica svolgendo a tal riguardo ricerche sull’Essere e sul Dasein nonché sulle loro implicazioni metapolitiche ed esistenziali. Si occupa inoltre di indagine teorica e sperimentale nel campo della Meditazione e delle sue applicazioni cliniche, salutistiche, aziendali e sportive. Insegna Zen Training, Meditazione cristiana, Sport del Ring, Arti Marziali occidentali presso la ASD Versus di Legnano. Già Professore Titolare di Sociologia clinica e Socioterapia presso UNISED Università Internazionale di Scienze della Sicurezza e della Difesa sociale, è stato collaboratore presso l’Associazione Parkinson Insubria di Legnano nella conduzione di un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto socioclinico per parkinsoniani e caregiver, dove ha insegnato Educazione al Dialogo e Tecniche neuromeditative. Libri già pubblicati: Mistica guerriera del Soggetto Radicale (AGA 2022); Tecniche neuromeditative. Manuale teorico-pratico per parkinsoniani, caregiver e gente comune (Primiceri 2020); Visiologia. Un contributo socioclinico alla neuroscienza della meditazione (Primiceri 2018); Meditazione Cristiana (Ed. Kolbe 2017); La Mistica del Silenzio (Il Cerchio 2014); Scienza Noetica per Manager (Maggioli 2010); L’Arte Zen della Direzione aziendale(Maggioli 2008); è coautore di L’Arte del Duello (Maggioli 2008).
Teoria Europa
«L’Unione Europea è l’Anti-Europa. Qui non c’è assolutamente alcun diritto dei popoli. È una atomizzazione e smembramento delle società organiche europee. Inoltre, il liberalismo e l’atomismo non sono un’idea europea, ma qualcosa di imposto dall’esterno. […] È interessante che, negli anni Settanta del XX secolo, abbiano sostenuto proprio la creazione di una vera unione europea, completamente diversa, basata sui diritti dei popoli, non su ciò che vediamo ora. Non sull’economia e non sull’individualismo, che porta solo a crisi politiche, sociali ed economiche».
Dalla Stella del mattino alla Luce increata: intuizioni e appunti sull’itinerario spirituale di Aleksandr Dugin
Parlare di Aleksandr Dugin è complesso ma è possibile, seppur nelle righe di un Articolo privo di note per non tediare il lettore medio e stimolarlo così alla lettura e alla conoscenza del filosofo russo. Nel corso dell’ultimo decennio Prefazioni, Introduzioni e Postfazioni ai suoi libri – per una gran parte editi da AGA che ora rappresenta ufficialmente la sua casa editrice per le traduzioni in lingua italiana – da parte di valenti commentatori quali Marro, Virga, Pacini, Scarabelli, Siniscalco (e mi scuso se ne ho dimenticati altri) hanno chiarificato molte cose del suo Pensiero.
Uno per tutti: in quale Paese torneranno i nostri eroi?
Tutti si rendono conto che la nuova élite russa si sta formando sui fronti della Operazione Militare Speciale. Questa è la tenuta del coraggio (Hegel), che dovrà far ripartire lo Stato. È ovvio che gli eroi di guerra al fronte sono già divisi in strati futuri: guerrieri puri, comandanti, inventori, creatori, strateghi, manager economici.
Ideologia dei droidi per volontari
Lo Stato ha fatto molto per emarginare i liberali radicali. Questo processo è iniziato nel 2000 ed è durato 24 anni con diverse amministrazioni. L'influenza dei liberali sull'ideologia russa è diminuita costantemente, ma è ancora molto significativa, soprattutto nella cultura, nell'istruzione e nella scienza. Solo i liberali o coloro che non hanno ricevuto istruzioni chiare e precise dall'alto possono combattere il liberalismo in modo così incerto e prolungato.
Dugin ha proposto di affrettare la scienza per sviluppare una visione sovrana del mondo
Il filosofo Aleksandr Dugin ha dichiarato ai giornalisti in occasione del 5° Congresso della Società russa degli scienziati politici (RSP), che si sta svolgendo a Kaliningrad Svetlogorsk, che sono in ritardo nella comprensione dei cambiamenti in atto nel Paese e nella formazione di una visione sovrana del mondo.
Perché l'intervista di Tucker Carlson è fatale sia per l'Occidente che per la Russia?
Cominciamo con qualcosa di più semplice: con la Russia. Qui, Tucker Carlson è diventato il fulcro della coniugazione di due diversi schieramenti – polari – della società russa: per i patrioti ideologici e per gli occidentali d’élite, che tuttavia mantengono la lealtà a Putin e al Distretto militare settentrionale.
ARISTOTELE E LO STATO FIGLIO
La filosofia di Platone offre l'immagine più completa di quale sia l'essenza dei problemi metafisici, ontologici, cosmologici, politici e antropologici. Come abbiamo già detto in più occasioni, Platone rappresenta la completezza di tutte le possibili varianti e include tutti i possibili tipi di visione del mondo.
GLI EVENTI IN TEXAS: UNA NUOVA GUERRA CIVILE?
Gli avvenimenti del Texas sono un sintomo molto importante. Il fatto è che in America, culla del pragmatismo, non esiste più pragmatismo. I globalisti e, in particolare, il regime di Biden, come caso estremo di dittatura globalista, hanno rotto con questa tradizione tipicamente americana, costruita a partire da Peirce e W. James, sulla completa indifferenza alla prescrizione del contenuto normativo sia del soggetto che del governo. oggetto. Per un vero pragmatico, non importa cosa pensa il soggetto di se stesso, di un oggetto o di un altro soggetto: la cosa principale è che quando si scontrano, "tutto funziona".
AVANTI VERSO IL NUOVO MEDIOEVO!
In Russia, il 2024 è stato proclamato l'Anno della famiglia. È evidente che la situazione è molto sfavorevole in questo settore. Le cifre frenetiche dei divorzi, degli aborti e del calo delle nascite rappresentano una catastrofe su scala nazionale. Se prendiamo sul serio l'Anno della Famiglia, allora, attingendo ai classici (non a quelli liberali o comunisti, perché questi sono capaci di consigliare qualcosa che non farà altro che accelerare la disintegrazione della famiglia), dovremmo sia tornare alle nostre radici sia fare un passo avanti.
GLI SLAVI ORIENTALI NELL'ORIZZONTE DELL'EUROPA ORIENTALE
Le lingue slave appartengono alla famiglia indoeuropea, e più precisamente al gruppo satemico. Geograficamente, gli Slavi occupano la terra di confine tra il Turan a est e l'Europa a ovest. Di conseguenza, sia dal punto di vista linguistico che geografico, gli Slavi rappresentano un elemento della civiltà indoeuropea, fissato territorialmente nel corso di migrazioni indoeuropee multidimensionali, il cui vettore generale era orientato da est a ovest.
CONTRO IL TOTALITARISMO LIBERALE
Parlando con serietà, bisogna riconoscere che l'egemonia liberale è ancora molto forte nel Paese [la Russia, N.d.T.]. Il fatto è che praticamente tutti gli atteggiamenti di base trasmessi nell'educazione, nelle scienze umane e nella cultura dal 1991 in poi sono stati costruiti su stampi rigorosamente liberali.
IL POPOLO RUSSO E LO STATO RUSSO NEL FUTURO SECONDO HEGEL
Nella filosofia politica di Hegel c'è un passaggio cruciale che riguarda l'istituzione dello Stato (der Staat). Heidegger, nel suo schema per un corso su Hegel, si sofferma proprio sulla terminologia Staat - stato - status. Si basa sulla radice latina stare - stare, mettere, stabilire. Stato in russo deriva dalla parola "sovrano", cioè signore, padrone.
L'IDEOLOGIA DELLA NUOVA RUSSIA STA NASCENDO SUL FRONTE UCRAINO
Ci sono, come normale che sia, coloro che sono andati in guerra volontariamente e consapevolmente, avendo già un'ideologia alle spalle. Ci sono persone di destra convinte (ortodossi, monarchici, detentori del potere), ci sono quelli di sinistra (stalinisti, antiglobalisti), ci sono quelli di destra-sinistra, i nazional-bolscevichi.