Il paradigma della Fine [2/7]
L’ora Z sull’orologio della Storia
L’operazione speciale Z non è solo la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, non solo il salvataggio del popolo russo del Donbass e l’affermazione della sovranità dello Stato russo. Si tratta di un ciclo fondamentalmente nuovo della storia russa, che ci riporta da decenni di stagnazione al percorso del nostro destino originale. Come la Terza Roma, il Grande Impero Cristiano, che impedisce al mondo intero di sprofondare nell’abisso.
Nazionalismo: finzione criminale e impasse ideologica
Forse pochi hanno notato che la Quarta Teoria Politica presta la più seria attenzione alla critica del nazionalismo. Più sorprendente è la critica al liberalismo e il rifiuto del dogma marxista, ma ugualmente necessario e fondamentale è il rifiuto radicale non solo del nazionalismo, ma anche della nazione.
La guerra come verifica della realtà
La guerra è sempre un controllo della realtà, una sua verifica. Ciò che la precede e l’accompagna, di regola, ha un carattere virtuale ed è, se non pura disinformazione (da tutte le parti), allora vi si avvicina, ed è quasi impossibile cogliere i temi e le tesi che corrispondono allo stato reale delle cose. Queste sono le leggi della correlazione tra la sfera dell’informazione e la realtà.
Katechon e Antikeimenos, la battaglia geopolitica dello Spirito
Quella che è in atto non è una guerra cominciata poche ore, né un botta e risposta fra nazioni già in conflitto da anni. Stiamo assistendo ad uno scontro fra due visioni del mondo: da un lato, la visione postmoderna, tecnofluida, dell’impero materiale, della democrazia importata con le bombe, del dirittoumanesimo colorato che si rivela tirannia, dei big tech e dei big pharma, della distruzione delle identità e dell’asservimento delle masse alle élite oligarchiche di potere, il Great Reset; dall’altra, la visione che afferma l’autodeterminazione, la libertà, le identità di ciascun popolo, la Tradizione, i diritti ontologicamente fondati, l’indipendenza finanziaria, la politica volta al bene comune, il grande Risveglio. È uno scontro apocalittico, intrinsecamente escatologico, e non capire la portata metafisica di questa battaglia significa mancare il cuore di ciò che sta avvenendo.
Prospettive e incognite della Quarta Teoria Politica
Il corso degli eventi storici che ha sancito la fine della Modernità e l’inizio della post-modernità, spesso viene interpretato quale fosse una linea retta che contempla un approccio riguardante il futuro mai improntato sull’avvenire, bensì su ciò che possiamo scorgere e che è di lì a poco a venire.
Cina e Russia i bastioni del mondo multipolare che rompe con il dominio degli Stati Uniti
Come afferma il filosofo e analista politico russo Aleksandr Dugin, il mondo unipolare, l’ideologia globalista e l’egemonia occidentale stanno crollando e gli Stati Uniti non vogliono restare a guardare. Washington è disposta a intraprendere qualsiasi azione per impedire che ciò accada. Così è sorto il problema dell’Ucraina quando gli Stati Uniti hanno dichiarato una “imminente invasione russa”.
Kemi Seba: la speranza africana di un mondo multipolare
Fino a pochi anni fa, l’Africa era in una fase di stallo. Dopo la prima ondata di decolonizzazione negli anni 60, i nuovi regimi africani hanno sperimentato tutte le ideologie politiche dell’era cosiddetta “moderna”. Questo processo ha portato alla nascita di società liberali, nazionaliste, comuniste o socialiste nei paesi postcoloniali.
Il Panafricanismo di oggi: dal colonialismo alla multipolarità
Oggi il continente africano è un nuovo centro di confronto con il neocolonialismo e l’espansionismo straniero, soprattutto l’espansione francese, e poiché il metodo preferito dall’Occidente è quello di controllare i paesi attraverso governi fantocci, solo con colpi di Stato militari il sistema può essere «rotto», anche solo temporaneamente, consentendo a un paese di allentare la pressione delle strutture straniere e sovranazionali. Ciò è confermato dal fatto che i colpi di Stato militari sono aumentati di recente nella regione: in Mali nel 2020, in Guinea nel 2021 e ora in Burkina Faso.
Russia e Cina all’avanguardia del mondo multipolare
L’attuale crisi delle relazioni tra la Russia e l’Occidente non ha nulla a che vedere con il gas, il petrolio, le risorse energetiche o l’economia in generale. I tentativi di spiegare la politica con il premio nello spirito di Daniel Yergin sono vani e superficiali. Si tratta di processi civili e geopolitici, in cui le questioni economiche ed energetiche sono secondarie e vengono citate in giudizio strumentalmente.
Il Grande Reset è il progetto dell'anticristo - Dietro il sipario - Talk Show
La fisica e la metafisica della luce (4 incontro nella Corte dei Brut)
QUARTO INCONTRO
Fare l’Europa attraverso l’Europa: Geosofia dei popoli europei per una geopolitica multipolare
Il Grande Reset è fallito. È l’ora del Grande Risveglio
La condizione postmoderna in Alexandr Dugin
La necessità di dare una risposta alla decadenza dell’Europa impone a ogni tipo di contro-cultura di setacciare tutte le possibilità date dalla storia, dalla geografia e dal pensiero europei, per dare forma a nuove idee, nuove soluzioni, o come meglio si dice, “nuove sintesi” di antichi valori. Il fine è quello di rimettere in piedi a qualunque costo una civiltà disintegrata in maniera pressoché irreversibile dall’egemonia politica delle corrosive “sinistre” cosmopolite.
La catastrofe del platonismo (Idea e Rappresentazione)
Decostruire il dibattito sulla Storia, il nuovo libro di Shahzada Rahim
Il titolo del libro è stato scelto ispirandosi al celebre libro di Nietzsche, Oltre il bene e il male, che ha segnato una svolta senza precedenti nella storia della filosofia, per cui il titolo Oltre la Civiltà e la Storia ha lo scopo di delineare il dibattito politico-storico, fin dagli albori del XX secolo.
Sul realismo speculativo
Oggi ci dedicheremo alla filosofia contemporanea, più precisamente al realismo speculativo e all’ontologia orientata agli oggetti. A mio avviso, si tratta di una questione molto importante. Devo ammettere di non aver interpretato del tutto correttamente il realismo speculativo, a cominciare da Quentin Meillassoux.
Le tecnologie politiche sono la vera minaccia per la Russia
Nella nostra politica [della Russia, N.d.T.], l’approccio tecnico o tecnologico politico ha raggiunto un punto critico, iniziato negli anni ’90, ma, curiosamente, in parallelo ai cambiamenti fondamentali avvenuti in Russia dall’epoca Putin, quando quasi tutto è cambiato, e la rotta liberal-occidentale è stata sostituita da una sovrana-patriottica; allora, la politica russa ha continuato ad essere puramente tecnologica, sempre di più, ad ogni livello.
In alto come il Sole. Aurora di una società nuova
Per fare ciò, la Tradizione ci racconta che il sole è costretto a diventare il suo doppio, il suo opposto: il Sole di Mezzanotte. Questo fenomeno, empiricamente osservabile in diversi paesi del Nord Europa, cela nella sua simbologia il segreto della trasmutazione alchemica, il punto focale del processo di distruzione e rigenerazione.
GEOPOLITICA DEL DRAGHISMO
Questi eventi non possono essere compresi appieno senza tenere in considerazione il particolare contesto geopolitico nel quale si verificarono. Di fatto, si tratta dell’era del trionfo unipolare nordamericano, in cui alla politica italiana non poteva più essere concesso alcun margine di autonomia strategica (si pensi alla moderata politica filoaraba di molti governi della suddetta Prima Repubblica).
Il trattato di Westphalia
Tutti coloro che hanno studiato, nel modo più superficiale, le Relazioni Internazionali sappiano che l’ordine mondiale nel quale viviamo ancora si chiama “ordine Westfaliano”. Questa espressione è diventata comune, ma vale ancora la pena ricordare che cos’è esattamente il Trattato di Versailles, concluso il 24 ottobre 1648.
Teatro o terra
Il 27 ottobre può essere considerata la data dell’apparizione del teatro in Russia. In quel giorno, nel 1672, la prima rappresentazione ebbe luogo nel Komedialnaya Khoromina, il primo edificio della Russia, costruito appositamente per le rappresentazioni teatrali nei pressi di Mosca a Preobrazhensky per decreto dello zar Aleksej Mikhailovic. Gli attori vennero reclutati tra i tedeschi del sobborgo tedesco e lo spettacolo era in tedesco, basato su una storia biblica nell’interpretazione luterana.