Confini e Frontiere
Abbiamo bisogno di una rivoluzione dello spirito
Io sono Darya
La mia visione del mondo – Ottimismo escatologico
Darya Dugina era una pensatrice, una filosofa. Allo stesso tempo, organicamente, era un tutt’uno. Sì, lei si trovava all’inizio del suo percorso filosofico, ed è risaputo che alcuni pensieri e idee richiedono – talvolta in molti anni (o addirittura molti secoli) – una riflessione duratura, ma questa è già un’altra questione. Prima di tutto si deve decidere su un punto fondamentale: se sei filosofo o non lo sei. Darya era una filosofa. Ciò significa che, qualunque sia stato il suo percorso nei mondi della filosofia, di fatto è già prezioso, importante e richiede attenzione. La cosa più difficile è riuscire ad entrare nel territorio della filosofia trovando l’ingresso al palazzo impenetrabile del re. È possibile assediarne le mura quanto a lungo si desideri, ma se ne rimane comunque all’esterno. Irrompere oltre la cinta, ritrovarsi all’interno di un palazzo così saldamente difeso dipende dalla vocazione, dalla Chiamata che un vero pensatore sente nel profondo di se stesso. Darya l’ha sentita». Così, nella Prefazione di questo libro, scrive Aleksandr Dugin, padre di Darya; il libro si chiude con la Postfazione della madre, Natalia Melentyeva, e con una Postilla del traduttore, Eliseo Bertolasi, già amico e collaboratore di Darya, con la quale si è relazionato in Donbass nel corso degli otto anni di aggressione alla popolazione russofona e russofila dell’Ucraina da parte del regime di Kiev.
Il libro raccoglie, per mano di Aleksandr Dugin e Natalia Melentyeva, filosofi oltre che genitori di Darya, gli interventi sulla filosofia che Darya ha tenuto in vari ambiti: università, interviste e trasmissioni radiotelevisive.
La mia visione del mondo – Ottimismo escatologico
CANTOS PER DASHA
René-Henri Manusardi (1960), è Sociologo ad indirizzo clinico neuromeditativo della ANS Associazione Nazionale Sociologi. Collaboratore articolista del portale web Idee&Azione, Canale ufficiale del Movimento Eurasiatista in Italia, esercita ricerca teorica nel segmento della mistica naturale propria dell’Antropologia filosofica svolgendo a tal riguardo ricerche sull’Essere e sul Dasein nonché sulle loro implicazioni metapolitiche ed esistenziali. Si occupa inoltre di indagine teorica e sperimentale nel campo della Meditazione e delle sue applicazioni cliniche, salutistiche, aziendali e sportive. Insegna Zen Training, Meditazione cristiana, Sport del Ring, Arti Marziali occidentali presso la ASD Versus di Legnano. Già Professore Titolare di Sociologia clinica e Socioterapia presso UNISED Università Internazionale di Scienze della Sicurezza e della Difesa sociale, è stato collaboratore presso l’Associazione Parkinson Insubria di Legnano nella conduzione di un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto socioclinico per parkinsoniani e caregiver, dove ha insegnato Educazione al Dialogo e Tecniche neuromeditative. Libri già pubblicati: Mistica guerriera del Soggetto Radicale (AGA 2022); Tecniche neuromeditative. Manuale teorico-pratico per parkinsoniani, caregiver e gente comune (Primiceri 2020); Visiologia. Un contributo socioclinico alla neuroscienza della meditazione (Primiceri 2018); Meditazione Cristiana (Ed. Kolbe 2017); La Mistica del Silenzio (Il Cerchio 2014); Scienza Noetica per Manager (Maggioli 2010); L’Arte Zen della Direzione aziendale(Maggioli 2008); è coautore di L’Arte del Duello (Maggioli 2008).
CANTOS PER DASHA
Teoria Europa
«L’Unione Europea è l’Anti-Europa. Qui non c’è assolutamente alcun diritto dei popoli. È una atomizzazione e smembramento delle società organiche europee. Inoltre, il liberalismo e l’atomismo non sono un’idea europea, ma qualcosa di imposto dall’esterno. […] È interessante che, negli anni Settanta del XX secolo, abbiano sostenuto proprio la creazione di una vera unione europea, completamente diversa, basata sui diritti dei popoli, non su ciò che vediamo ora. Non sull’economia e non sull’individualismo, che porta solo a crisi politiche, sociali ed economiche».
Teoria de Europa
Essere o non essere: la visione dell'Apocalisse di Daria Dugina
Dalla Stella del mattino alla Luce increata: intuizioni e appunti sull’itinerario spirituale di Aleksandr Dugin
Parlare di Aleksandr Dugin è complesso ma è possibile, seppur nelle righe di un Articolo privo di note per non tediare il lettore medio e stimolarlo così alla lettura e alla conoscenza del filosofo russo. Nel corso dell’ultimo decennio Prefazioni, Introduzioni e Postfazioni ai suoi libri – per una gran parte editi da AGA che ora rappresenta ufficialmente la sua casa editrice per le traduzioni in lingua italiana – da parte di valenti commentatori quali Marro, Virga, Pacini, Scarabelli, Siniscalco (e mi scuso se ne ho dimenticati altri) hanno chiarificato molte cose del suo Pensiero.
Julius Evola. Stella del Mattino
Umanità multipolare
Intelligenza Artificiale, la fine del mondo è garantita
Uno per tutti: in quale Paese torneranno i nostri eroi?
Tutti si rendono conto che la nuova élite russa si sta formando sui fronti della Operazione Militare Speciale. Questa è la tenuta del coraggio (Hegel), che dovrà far ripartire lo Stato. È ovvio che gli eroi di guerra al fronte sono già divisi in strati futuri: guerrieri puri, comandanti, inventori, creatori, strateghi, manager economici.
Siamo sull’asse centrale della rivolta
Ideologia dei droidi per volontari
Lo Stato ha fatto molto per emarginare i liberali radicali. Questo processo è iniziato nel 2000 ed è durato 24 anni con diverse amministrazioni. L'influenza dei liberali sull'ideologia russa è diminuita costantemente, ma è ancora molto significativa, soprattutto nella cultura, nell'istruzione e nella scienza. Solo i liberali o coloro che non hanno ricevuto istruzioni chiare e precise dall'alto possono combattere il liberalismo in modo così incerto e prolungato.
Approccio alla Civiltà
Dugin ha proposto di affrettare la scienza per sviluppare una visione sovrana del mondo
Il filosofo Aleksandr Dugin ha dichiarato ai giornalisti in occasione del 5° Congresso della Società russa degli scienziati politici (RSP), che si sta svolgendo a Kaliningrad Svetlogorsk, che sono in ritardo nella comprensione dei cambiamenti in atto nel Paese e nella formazione di una visione sovrana del mondo.
Perché l'intervista di Tucker Carlson è fatale sia per l'Occidente che per la Russia?
Cominciamo con qualcosa di più semplice: con la Russia. Qui, Tucker Carlson è diventato il fulcro della coniugazione di due diversi schieramenti – polari – della società russa: per i patrioti ideologici e per gli occidentali d’élite, che tuttavia mantengono la lealtà a Putin e al Distretto militare settentrionale.
ARISTOTELE E LO STATO FIGLIO
La filosofia di Platone offre l'immagine più completa di quale sia l'essenza dei problemi metafisici, ontologici, cosmologici, politici e antropologici. Come abbiamo già detto in più occasioni, Platone rappresenta la completezza di tutte le possibili varianti e include tutti i possibili tipi di visione del mondo.
GLI EVENTI IN TEXAS: UNA NUOVA GUERRA CIVILE?
Gli avvenimenti del Texas sono un sintomo molto importante. Il fatto è che in America, culla del pragmatismo, non esiste più pragmatismo. I globalisti e, in particolare, il regime di Biden, come caso estremo di dittatura globalista, hanno rotto con questa tradizione tipicamente americana, costruita a partire da Peirce e W. James, sulla completa indifferenza alla prescrizione del contenuto normativo sia del soggetto che del governo. oggetto. Per un vero pragmatico, non importa cosa pensa il soggetto di se stesso, di un oggetto o di un altro soggetto: la cosa principale è che quando si scontrano, "tutto funziona".
AVANTI VERSO IL NUOVO MEDIOEVO!
In Russia, il 2024 è stato proclamato l'Anno della famiglia. È evidente che la situazione è molto sfavorevole in questo settore. Le cifre frenetiche dei divorzi, degli aborti e del calo delle nascite rappresentano una catastrofe su scala nazionale. Se prendiamo sul serio l'Anno della Famiglia, allora, attingendo ai classici (non a quelli liberali o comunisti, perché questi sono capaci di consigliare qualcosa che non farà altro che accelerare la disintegrazione della famiglia), dovremmo sia tornare alle nostre radici sia fare un passo avanti.